Fortunatamente non ho un lavoro dove le persone rischiano la vita quando sbaglio. Ma allo stesso modo ci sono reazione come se questo succede. Ma perché?
Siamo tutte persone, ed è normale è umano che facendo qualcosa, chi più e chi meno sbaglia. La teoria la sappiamo, la pratica l’abbiamo allenata più e più volte, abbiamo praticamente un pilota automatico inserito e funzionate ma , ….trac, che si inciampa sul più bello, e magari sulla cosa più facile e semplice.
Come sempre…..
E qui la nostra testa parte…. Inizialmente si cercare di sistemare la situazione il più velocemente possibile, ma poi quasi per caso, scivoliamo su altri piccole complicazioni a catena che ci fanno capire che ormai la situazione sta scappando di mano , il tutto è fuori controllo…. Nella nostra testa risuona un “Houston, we’ve had a problem.”….
Anche noi siamo quasi fuori controllo, adrenalina a mille nel corpo, movimenti veloci, concentrazione al massimo e nulla ritorna come prima fintanto che non riusciamo a calmarci, a ragionare, a fermare ogni reazione a catena.
Ok calma
Perfetto ora si può ripartire. E noi tranquilli continuano quanto stavamo facendo prima.
E quanto il tutto è rientrato, come nelle normali giornate con calma piatta ecco che iniziano gli altri
Partono con il giudicare sul perché si è sbagliato e a dare spiegazioni su spiegazione…, ma io dico eri forse presente? E allora si parte con le scuse, ma di che cosa? Stavo in fin dei conti lavorando no?
Ecco che iniziano anche le sessioni di chi accusa cercando di trovare una colpa da appioppare, perché c’è sempre bisogno di quella persona o cosa , dove scaricare il problema.
Ma perché a questo punto non entra in gioco quella sana umanità così tanto grande e preziosa , e che in questi momenti nessuno si ricordano di avere?
In fin dei conti, come sarebbe bello se nessuno colpevolizasse, nessuno giudicasse e nessuno accusasse…
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